Siria: un jet russo ha invaso i cieli della Turchia

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Un jet militare russo è entrato nello spazio aereo turco nei primi giorni di ottobre. Stando a quanto dichiarato dalle fonti ufficiali, pare che l’invasione sia avvenuta in occasione di una manovra evasiva di un missile terra-aria. Il comandante delle forze aeree russe ha anche dichiarato che il jet militare era in missione nel nord della Siria e le condizioni meteorologiche al momento dello sconfinamento non erano affatto buone.

Il pilota, infatti, ha dovuto fare fronte ad un banco di nuvole molto dense. Inoltre, proprio nel momento in cui il jet stava raggiungendo il confine turco, la strumentazione di bordo ha segnalato che il velivolo era stato preso di mira da un missile. Il comandante ha fatto presente, quindi, che il pilota è stato costretto a prendere una decisione per portare a termine la manovra anti-missile. Ovviamente, l’aviazione russa non ha negato di aver volato nello spazio aereo della Russia ma ha anche palesato il fatto che non vi era nessuna alternativa.

Senza alcun dubbio, lo sconfinamento ha provocato non poche tensioni a livello internazionale. Ankara, però, nonostante il palese risentimento, sembra aver compreso il fatto che si è trattato di una manovra necessaria. In ogni caso, il governo turco ha dichiarato che, nell’eventualità in cui un incidente simile dovesse ripetersi, una reazione sarebbe inevitabile. Ad onor del vero, è importante dire che le tensioni tra Turchia e Russia non sono legate esclusivamente allo sconfinamento del jet ma, al contrario, sono da ricercare nelle operazioni militari russe in Siria.

Il Presidente russo Vladimir Putin, infatti, ha deciso di appoggiare il governo di Bashar Al Assad, contravvenendo alla volontà del Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. Proprio Erdoğan, infatti, vorrebbe che Assad si facesse da parte per lasciare spazio ad un nuovo governo più ‘manovrabile’. Ma cosa ne pensa la NATO dello sconfinamento della Russia? Anche la NATO ha dichiarato che la violazione dello spazio aereo della Turchia da parte del jet russo è da considerare un oltraggio in piena regola che non dovrà più ripetersi se si vuole evitare di dover fare i conti con conseguenze a dir poco imprevedibili.

La questione siriana è, senza alcun dubbio, una delle più complesse dell’attuale scenario geo-politico internazionale. Da una parte, infatti, c’è la Russia che, con la sua operazione militare anti-ISIS, non ha alcuna intenzione di far cadere il governo di Bashar Al Assad. Dall’altra, invece, ci sono gli Stati Uniti che, pur avendo deciso di organizzare un’operazione militare in Siria spinti dalle medesime motivazioni, vogliono deporre Bashar Al Assad in modo tale da dare forma ad un governo di transizione in grado di traghettare la Siria e, in generale, il Medio Oriente verso una pace stabile e duratura.

Ma da che parte sta l’Europa? Per il momento, la posizione dell’Unione europea non è ancora chiara. Una cosa, però, è certa: l’UE ha estrema necessità di mettere un freno all’esodo di migranti proveniente da quel Medio Oriente che sta faticosamente lottando per conquistare la pace. Non resta, quindi, che capire se avrà la meglio la strategia di Vladimir Putin o se, invece, a prevalere sarà il piano messo in atto dal governo di Washington.

Il team di BreakNotizie