Scuola: studente bocciato alla maturità, fa ricorso al Tar e viene promosso

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La valutazione negativa di uno studente fiorentino agli esami di maturità in un liceo paritario del capoluogo toscano è stata trasformata in promozione dai giudici del Tar della stessa regione, in seguito ad un ricorso presentato dal ragazzo e dai suoi familiari, convinti del buon esito dell’esame sostenuto.

La vicenda risale allo scorso anno, quando lo studente si era presentato davanti alla commissione per l’esame orale, ed era convinto di averlo superato positivamente, anche perché dopo il colloquio da parte della commissione era stato espresso, in maniera verbale, un parere positivo. Dopo essere tornato a casa ed avere comunicato la buona notizia ai familiari, lo studente aveva atteso la pubblicazione dei tabelloni per conoscere il risultato ufficiale degli esami, ma una volta esposti i dati aveva avuto l’amara sorpresa di vedere accanto al suo nome la dicitura “bocciato”. A seguito di questa valutazione era poi tornato di fronte alla commissione per un ulteriore esame nel successivo mese di settembre, ma anche questa prova ulteriore aveva avuto un esito negativo, che è risultato incomprensibile, sia per lo studente che per i suoi familiari.

Da questo la decisione di scavalcare la commissione e rivolgersi al Tribunale amministrativo regionale. La decisone del Tar è arrivata un anno dopo ed è stata positiva per lo studente fiorentino, in quanto il suo ricorso è stato accettato e quindi ha ottenuto la promozione sperata, con il liceo che è stato inoltre condannato a pagare le spese derivanti dal processo. Secondo i due avvocati che avevano affiancato la famiglia dello studente davanti ai giudici, Pietro Rizzo e Andrea Pettini, si tratta di una sentenza “storica”, arrivata dopo un anno di battaglie legali che hanno visto alla fine il tribunale annullare l’atto e promuovere lo studente. Il giudizio si è basato sul fatto che, al momento della valutazione verbale positiva espressa dalla commissione nei confronti dello studente, era presente anche un ispettore ministeriale che, chiamato in causa, ha confermato quanto dichiarato dallo studente, e cioè l’attribuzione della votazione di 20 per la parte “orale” dell’esame di maturità. Secondo il Tar l’operato dell’amministrazione è stato “gravemente contraddittorio”, in quanto la presidente ha cambiato la votazione in un momento successivo.

La presidente della commissione ha confermato la sua versione e cioè che tre dei commissari avevano espresso un giudizio negativo da subito, ma è stata smentita dalle affermazioni dell’ispettore. Secondo il Tar il cambio di giudizio successivo e la discordanza con il primo espresso al ragazzo non sono sostenuti da argomenti ragionevoli, che non sono stati espressi nemmeno nei verbali che sono stati esaminati in dettaglio, e pertanto il ragazzo doveva essere promosso. Bocciata quindi la commissione e promosso lo studente, anche se con un anno di ritardo, ma con la consapevolezza di aver avuto un grande supporto dalla sua famiglia e pronto ad affrontare gli ulteriori esami che scuola e vita lavorativa gli presenteranno da ora in avanti. Anche in un altro caso che è stato presentato davanti al Tar, questa volta delle Marche, uno studente bocciato aveva avuto ragione. La sentenza del Tar sulla vicenda di un diciassettenne di Fabriano, prima bocciato e poi riabilitato, era arrivata nel maggio dello scorso anno. In quel caso la scuola non aveva dato sufficienti informazioni alla famiglia dello studente circa la sua carenza in alcune materie e questo aveva poi causato la sua bocciatura. Il ragazzo aveva dovuto iniziare l’anno ripetendo la terza classe, poi a seguito dell’istanza era stato ammesso in quarta “sub-judice”, fino alla sentenza definitiva del Tar.

Il team di BreakNotizie