Presto anche in Italia gli animali spariranno dagli spettacoli circensi

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Gli animali nei circhi potrebbero presto diventare il passato se il Parlamento dovesse approvare il disegno di legge che ne vieta l’utilizzo in tali circostanze.

Quello dell’utilizzo degli animali nei circhi è argomento di dibattito che ormai da molti anni contrappone chi di circo vive e le associazioni animaliste. Queste ultime sembrano sul punto di vincere la propria battaglia, visto che il DDL 2287 bis dopo essere stato approvato da Montecitorio sembra in procinto di passare anche al Senato. Se ciò dovesse accadere, nel giro di poco tempo i circhi dovranno abituarsi a svolgere la propria attività senza animali.

Andando a leggere il testo del DDL si scopre come esso preveda un regime transitorio di un anno nel corso del quale i circensi dovrebbero arrivare a portare in scena i propri spettacoli senza animali. Se questo provvedimento dovesse effettivamente diventare una legge dello Stato italiano, si sarebbe di fronte ad un cambiamento di proporzioni epocali, visto che al momento la legislazione italiana non prevede alcun divieto per quel che concerne l’uso degli animali nei circhi.

Le associazioni che si battono per la tutela degli animali sentono vicinissima una vittoria dopo anni di battaglie e di denunce sulle disumane condizioni in cui gli animali sono costretti a vivere. Il momento è senza dubbio decisivo perché anche l’Italia si doti di una legislazione che vada a vietare il loro utilizzo nelle attività circensi.

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Allargando lo sguardo oltre i confini nazionali si scopre come l’Italia sia uno dei pochi Paesi del Vecchio Continente a non aver ancora legiferato su una materia che ha degli importanti risvolti etici. In alcune realtà nazionali, come ad esempio Malta, Cipro e la Grecia, vige un divieto totale di utilizzare gli animali negli spettacoli circensi, mentre in altre nazioni europee i divieti non sono di natura integrale. Basti pensare ad esempio al Belgio e alla Norvegia, dove il divieto di utilizzo sotto i tendoni di un circo riguarda soltanto gli animali selvatici e dove i controlli sul rispetto delle condizioni di vita degli animali si sono intensificati negli ultimi anni.

Se le associazioni animaliste mostrano ovviamente felicità per il testo di questo disegno di legge che ora è all’esame di Palazzo Madama, lo stesso non si può dire per chi con il circo ci vive. I maggiori esponenti del mondo circense stanno infatti pensando ad alcune forme di mobilitazione per impedire l’approvazione di una normativa che finirebbe, parole loro, per uccidere l’essenza stessa del circo e la sua grande tradizione. La domanda che non può che sovvenire è però questa: una tradizione in quanto tale è sempre da preservare o se lede la libertà o dignità di un altro essere vivente va giustamente mandata in soffitta?

Il Team di BreakNotizie