Le forze aeree russe hanno interrotto il flusso di petrolio destinato all’ISIS

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L’aviazione russa ha distrutto venerdì scorso, nella provincia siriana di Deir Ezzor, una carovana di camion cisterna con combustibile che appartenevano all’organizzazione dello Stato Islamico, come ha informato il Ministro della Difesa.
Il convoglio si dirigeva verso l’Iraq, dove presumibilmente si raffina il greggio che viene venduto sul mercato nero come uno dei principali canali di finanziamento, ha indicato il portavoce della Difesa, Igor Konashenkov.


L’ufficiale ha commentato che i camion cisterna trasportavano il greggio estratto dai giacimenti controllati dai terroristi in Siria verso le raffinerie ubicate nel territorio iracheno, secondo le informazioni di intelligence ottenute dalle forze aereospaziali russe.

La distruzione dell’obiettivo costituito dalla carovana di camion sulla frontiera siriana-irachena è stata eseguita dai caccia bombardieri SU-34, secondo il rapporto diffuso dal Ministero della Difesa.

Prima dell’intervento militare russo il flusso dei camion cisterna tra Iraq, Siria e Turchia era costante e consentiva la vendita in Turchia del petrolio estratto illegalmente dai pozzi sotto il controllo dei terroristi. La coalizione anti ISIS diretta dagli USA non aveva mai colpito questo flusso, nonostante che questo avvenisse lungo l’autostrada che corre lungo il deserto fra Mossul (città sotto il controllo dell’ISIS) fino a Batman in Turchia (350 Km. circa), facile obiettivo dei caccia bombardieri. Gli americani di fatto non volevano interrompere questo flusso ed hanno consentito il finanziamento dell’ISIS.

 

 

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