Impeachment per il vice presidente delle Maldive

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Una situazione di alta tensione è quella che si sta vivendo in questi giorni nelle isole Maldive. Qui, infatti, il Parlamento ha indetto, per la seconda volta in soli tre mesi, lo stato di impeachment per il vice Presidente, Ahmed Adeeb, accusato di essere il mandante di un pericoloso attentato, ideato ai danni del Presidente Abdullah Yameen Abdul Gayoom, e avvenuto il 28 ottobre 2015. Il politico è attualmente detenuto in carcere con l’accusa di “alto tradimento“.


Adeeb, infatti, non gode di alcuna popolarità presso l’opposizione ed è accusato di aver avuto una veloce ascesa al potere, tramite l’ingaggio di gruppi criminali per attaccare i dissidenti.

Il primo vice Presidente ad aver subito l’impeachment è stato Mohamed Jameel, lo scorso luglio. L’uomo, però, risulta ancora latitante. Intanto, il Presidente Yameen, dopo l’arresto di Adeeb, ha giustificato il gesto parlando di “sicurezza nazionale”, mentre è prevista, nonostante le restrizioni attuate, una grande manifestazione antigovernativa.

A seguito della scoperta del complotto ai suoi danni, infatti, il Presidente delle Maldive aveva indetto uno stato di “emergenza della durata di 30 giorni” anche se, nei giorni successivi, il Governo aveva ricevuto forti pressioni dagli Stati Uniti per la revoca di tale stato e il ripristino dei diritti civili, garantiti dalla Costituzione. Vani sono stati, per ora, i tentativi di calmare la tensione internazionale venutasi a creare.
Infatti, il portavoce del Dipartimento di Stato americano, John Kirby, ha rilasciato, di recente, un’intervista in cui asserisce come gli Stati Uniti siano seriamente preoccupati per la delicata situazione venutasi a creare alle Maldive, dove i cittadini sono stati privati della libertà di associazione e movimento. Sono venute meno anche le garanzie circa la detenzione arbitraria e la violazione della privacy.

Questa situazione di tensione è presente alle Maldive dal 2012, quando il Presidente Nasheed, eletto democraticamente, è stato costretto alle dimissioni e in seguito imprigionato su ordine di Yameen, con l’accusa di terrorismo. Vane sono state le richieste dell’Onu per la sua scarcerazione.

La stessa Gran Bretagna ha preso una posizione critica verso lo Stato delle Maldive, chiedendo ufficialmente la liberazione dei prigionieri politici e di ristabilire i diritti civili. Anche se i rappresentanti del Governo della Maldive minimizzano l’accaduto e assicurano che la situazione generale non presenta criticità per il turismo, con l’aeroporto internazionale che funziona regolarmente e non risulta interessato dagli ultimi accadimenti, a livello internazionale i vari Paesi corrono ai ripari.

Il quadro generale si è reso ancora più serio dopo il ritrovamento di una bomba, inesplosa, nella capitale Malè. A seguito di ciò, la stessa Italia ha preso posizione. Infatti, tramite la Farnesina, si è consigliato ai turisti italiani in partenza per le Maldive di posticipare il proprio viaggio, limitando la permanenza solo alle zone ospitanti i resort.

Il team di BreakNotizie