Il Regno Unito scommette sul settore delle auto elettriche

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La Gran Bretagna annuncia che le auto elettriche saranno al centro del primo Piano industriale dell’era Brexit. In cantiere quattro nuove stazioni e la creazione di ben 10.000 posti di lavoro.

Uno dei primi provvedimenti post-Brexit messi in campo dal governo britannico riguarderà le auto elettriche. Il segretario di Stato per l’industria, l’energia e il business, Greg Clark, lo ha annunciato nel corso di un convegno nelle Midlands, spiegando che questo non sarà che il primo atto di una più ampia strategia industriale finalizzata a rafforzare ulteriormente il Paese. Davanti a politici e rappresentanti delle industrie automobilistiche inglesi ha spiegato che l’idea non è finalizzata solo ed esclusivamente a ridurre i livelli di smog e di inquinamento, esigenza comunque impellente, ma anche a creare nuovi posti di lavoro stabili nell’ambito dell’industria automotive.

Servirà molta forza lavoro, in effetti, per mettere in pratica l’ambizioso piano del governo britannico che, come rivelato dall’esponente del Partito conservatore inglese nel corso dell’incontro, non punta solo sulle auto elettriche. Il prossimo step, infatti, malgrado sia ancora tutto in fase embrionale, consisterà nello sdoganare i mezzi a guida autonoma. Si tratta di un progetto altrettanto ambizioso che la Gran Bretagna, tuttavia, si dice pronta ad affrontare con lo spirito e la determinazione che occorrono. Greg Clark, tra gli applausi, ha poi passato la parola al direttore esecutivo della casa automobilistica Jaguar Land Rover, Ralf Speth, presente in sala, che ha a sua volta annunciato con orgoglio e soddisfazione che l’azienda sta per inaugurare un nuovo stabilimento nel Regno Unito.

Un intervento strettamente collegato a quello del segretario di Stato, ovviamente, visto che all’interno di questo nuovo quartier generale si produrranno, appunto, alcune delle auto elettriche su cui il governo sta scommettendo. Serviranno il doppio degli addetti attualmente in forza all’azienda, che ha tra l’altro da poco superato una crisi che ha fortemente rischiato di minare la sua stabilità economico-finanziaria.

Per quanto riguarda le assunzioni legate al Piano industriale, è stato stimato che il progetto del governo britannico creerà qualcosa come 10.000 nuovi posti di lavoro. Oltre allo stabilimento di Jaguar Land Rover, infatti, è in cantiere la costruzione di una fabbrica di batterie, indispensabili per alimentare le vetture prodotte. Ma non è finita qui, perché qualora le cose dovessero andar bene ci sarà bisogno di altre tre centrali in cui intensificare l’attività di assemblaggio delle auto elettriche.

Ora come ora, il Regno Unito non è sufficientemente competitivo in questo settore. La colpa, come sottolineato nel corso del convegno alle Midlands, è, molto probabilmente, riconducibile ai costi, decisamente superiori rispetto a quelli applicati da altri Paesi. Da qui, dunque, l’esigenza di vincere la sfida e di dimostrare all’Europa che la Brexit, checché se ne dica, è stata una buona idea, e che la Gran Bretagna, quando vuole, riesce in tutto. Anche a conquistare la leadership in un settore in cui, fino ad oggi, non ha particolarmente brillato.

Il Team di BreakNotizie