È tempo di forasacchi: come proteggere il tuo cane?

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In estate, le spighette di graminacee possono rivelarsi nocive per la salute del tuo amico a quattro zampe. Ecco cosa possono causare e come intervenire in maniera efficace.

Pulci e zecche sono acerrime nemiche dei nostri animali domestici, ma il caldo e la bella stagione portano con sé tanti altri potenziali pericoli: i forasacchi, ad esempio, che pur essendo delle semplici spighette di graminacee sono molto insidiosi per i nostri amici a quattro zampe.

Perché i forasacchi sono pericolosi per i cani?

Man mano che l’estate entra nel vivo, le spighe di queste piante erbacee si seccano e diventano dure ed acuminate. Essendo provviste di piccoli dentelli si attaccano al pelo del cane e avanzano sempre più in profondità, migrando verso la cute senza mai retrocedere. Arrivati a questo punto i forasacchi possono causare danni più o meno ingenti al nostro caro Fido, con sintomi che variano a seconda dell’orifizio dal quale sono entrati. La reazione allergica è immediata e visibile ad occhio nudo: penetrando nella cute dell’animale provocano gonfiore, edema e fuoriuscita di materiale purulento. Nei casi più estremi i forasacchi possono “scavare” sino a raggiungere gli strati muscolari sottostanti, creando dei tragitti fistolosi che gli causeranno un dolore più o meno forte che il cane tenterà di alleviare mordicchiando e leccando il punto interessato.

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Zampe, occhi, muso e orecchie le zone più colpite

Il cane potrebbe involontariamente inspirare un forasacco anche nel momento in cui fiuta il terreno. Inizierebbe, quindi, a starnutire spesso e in maniera violenta, spesso espellendo dalle narici dell’aria contenente possibili tracce di sangue. Nella migliore delle ipotesi la spina potrebbe venir via durante lo starnuto, ma non è da escludere che questo movimento improvviso possa spingerla ancor più in profondità, sino a raggiungere l’orofaringe, lo stomaco, le vie respiratorie e, infine, i polmoni.

Spesso i forasacchi s’insediano anche negli spazi interdigitali delle zampe. L’animale, in tal caso, oltre a provare fastidio potrebbe zoppicare volutamente per evitare di appoggiare l’arto che gli duole. Le orecchie rappresentano un’altra via d’ingresso per le spighe: se è da lì che sono entrate ve ne accorgerete subito, perché il cane inizierà a scuotere continuamente la testa e a grattarsi in quella zona. Così facendo faciliterà la loro penetrazione all’interno dell’orecchio, per cui è necessario intervenire tempestivamente onde evitare che gli perforino il timpano.

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Nella maggior parte dei casi la spighetta s’insinua negli occhi, dietro la terza palpebra. I sintomi sono rossore, lacrimazione, dolore e addirittura congiuntivite. È indispensabile in tal caso che il cane non si gratti, perché potrebbe peggiorare la situazione spingendo il forasacco con le unghie e causando, così, perforazione corneale, ulcere o persino perdita della vista. Se Fido ha una tosse intensa, accompagnata da una fuoriuscita di sangue, è assai probabile che abbia ingoiato un forasacco. Il rischio stavolta è che penetri nelle vie respiratorie causando problemi ai polmoni.

Come proteggere Fido dai forasacchi

C’è chi consiglia di proteggere il cane mettendogli la museruola e fasciandogli le orecchie; la verità è che pochi animali sarebbero disposti ad accettare queste costrizioni. L’ideale perciò è controllarlo spesso e accertarsi che non manifesti nessuno dei sintomi sopra descritti. In caso contrario, sarà sufficiente portarlo immediatamente dal veterinario di fiducia che provvederà all’espulsione del corpo estraneo. Più in generale, per evitare che il cane entri in contatto con le spighe delle graminacee è bene non portarlo a passeggio in aree trascurate dove l’erba cresce indisturbata. Meglio scegliere una zona curata con un prato raso e priva di pericoli come, appunto, i forasacchi, ma anche eventuali parassiti.

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Il Team di BreakNotizie

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