Le famiglie europee si indebitano? Colpa dei social media

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In base ad un sondaggio a livello europeo è emerso che molte famiglie, per effetto dei social media e della pressione sociale tendono a indebitarsi per l’acquisto di oggetti che non possono permettersi. Ma l’Italia è in controtendenza.

L’European Consumer Payment Report, in seguito a un’indagine svolta lo scorso settembre a cura di Lindorff/Intrum Justitia, ha messo in evidenza un trend preoccupante emerso nel corso dei sondaggi che riguarda anche l’Italia, sebbene in misura minore.

La pressione sociale influisce sugli acquisti degli europei

social media spingono le persone a spendere di più, soprattutto in prodotti non necessari. Il 37% dei genitori italiani intervistati ha affermato di sentire la “pressione sociale” per l’acquisto di prodotti per i propri figli e lo attribuisce ai social media. Il 44% degli italiani, media più alta di quella europea che si attesta sui 39%, ritiene che i social network creino pressione per far consumare le persone più di quanto abbiano realmente bisogno. I sondaggi hanno coinvolto i cittadini europei, 24.401 in totale in età compresa fra i 18 e i 64 anni.

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Indebitarsi per acquistare beni non necessari

In base alla ricerca, esiste un nucleo di persone vulnerabili alla pressione sociale e questa caratteristica, nel lungo termine, può portarle all’indebitamento. Dai dati raccolti è emerso che un genitore su quattro ha chiesto un prestito o ha sfiorato il limite della carta di credito per accontentare le richieste dei figli. L’acquisto più ambito è in genere lo smartphone; il 36% delle persone intervistate ha ammesso di essersi fatto influenzare dalla pressione sociale per l’acquisto di questo oggetto. Gli altri oggetti più acquistati sono scarpe (30%), videogames (26%) e abiti firmati (25%).

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Italiani piccoli risparmiatori

Da questo punto di vista, però, gli italiani appaiono in controtendenza. Confermandosi come un popolo di risparmiatori sono capaci di mettere da parte in media 133 euro mensili; il 53% riesce ad affrontare una spesa equivalente alla metà dello stipendio netto mensile, 1080 euro, senza chiedere prestiti di denaro. Ad esclusione del mutuo, soltanto il 16% degli italiani si è indebitato per un importo medio di 2372 euro per fronteggiare delle spese. Il 42% di questi attraverso le banche, il 29% chiedendo soldi in prestito ai familiari, il 23% sfruttando lo scoperto sulla carta di credito ed il 15% adottando soluzioni peer to peer.

La diffidenza verso gli acquisti online

Un altro aspetto che rende gli italiani dei consumatori più accorti rispetto al resto d’Europa è la loro diffidenza verso l’e-commerce. Il 47% delle persone intervistate ha la convinzione che con l’acquisto online accedere al credito e quindi acquistare d’impulso sia più facile; il 45% invece ha espresso preoccupazione poiché ritiene che lo shopping online incoraggi a spendere oltre le proprie possibilità. Nonostante ciò, anche gli italiani, piano piano, si stanno convertendo agli acquisti sul web: nel 2017 tre persone su cinque hanno speso la maggior parte del proprio budget con l’e-commerce.

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Il Team di BreakNotizie

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