Depura il tuo fegato con queste tisane primaverili

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Primavera, tempo di detox: prenditi cura del tuo fegato e aiutalo a depurarti con le piante giuste.

La primavera è la stagione perfetta per depurare il nostro fegato, che specialmente dopo l’inverno e queste ultime vacanze di Pasqua ha dovuto fare gli straordinari per “ripulire” l’organismo dagli eccessi alimentari, con cibi non sempre salutari. Una delle funzioni principali di questo organo, infatti, è quella di disintossicare l’organismo dalle tossine e dalle scorie metaboliche introdotte attraverso l’alimentazione, i farmaci o l’inquinamento esterno, agevolandone l’espulsione. Vediamo quindi tre piante utili per aiutare il fegato nella sua funzione detox: per le giuste dosi in base ai propri bisogni meglio rivolgersi all’erborista di fiducia.

Carciofo (Cynara scolymus)

Il carciofo vanta una lunga tradizione gastronomica ma non tutti sanno che si può consumare anche sotto forma di estratto, decotto o infuso. Il carciofo, infatti, protegge il fegato e lo aiuta a ripulire il sangue, e possiede anche proprietà antibatteriche e ipocolesterolemizzanti, grazie alla presenza di inulina. Il principio attivo del carciofo, la cinarina, agevola la secrezione biliare e la diuresi, agendo di fatto come depurante. In erboristeria si possono trovare le foglie cauline per realizzare delle ottime tisane detox.

Come preparare in casa la tisana detox al carciofo

Se il sapore particolarmente amaro non dispiace, si può preparare una buona tisana al carciofo anche in casa, partendo dalle foglie. Assicuratevi, però, di acquistare un carciofo biologico, non trattato con pesticidi. Basta portare ad ebollizione un quantitativo d’acqua pari ad una tazza e poi lasciarvi in infusione una decina di foglie per circa un quarto d’ora. Dopodiché si filtra e si beve a piccoli sorsi, preferibilmente lontano dai pasti. Sarebbe meglio non aggiungere del dolcificante, ma se risulta troppo amaro al gusto si può versare un cucchiaino di miele d’acacia. Per un efficace effetto detox se ne consiglia il consumo tre volte al giorno per una trentina di giorni.

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Cardo mariano (Silybum marianum)

Il cardo mariano cresce prevalentemente nel Centro Sud ed è rinomato per le sue proprietà detox grazie all’alto contenuto di silimarina. Questo principio attivo ha un effetto epatoprotettivo ed accelera i processi di rigenerazione del fegato poiché catalizza l’attività metabolica delle cellule epatiche. I rimedi fitoterapici a base di cardo mariano sono preziosi per chi soffre di lievi disturbi epatici e risulta efficace nella prevenzione della cirrosi epatica dovuta ad abuso di alcool. Il cardo mariano si trova in capsule, nelle tisane e sotto forma di tintura madre. Meglio evitarlo, però, se si soffre di pressione alta, per via della presenza di tiramina.

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Dente di Leone o Tarassaco (Taraxacum officinale)

È il tipico fiore giallo che punteggia prati e aiuole a primavera, ma non tutti conoscono le sue proprietà epatoprotettive. Per realizzare infusi e decotti si utilizzano le parti della pianta più ricche di principi attivi ossia il rizoma e le foglie. Il rizoma ha proprietà depurative dal momento che stimola l’attività epatica, biliare e renale, favorendo così l’espulsione delle tossine. Il fitocomplesso di questa piantina include tarasserolo, steroli, vitamine A, B, C ed E, inulina, tarassacina e sali minerali; questi componenti conferiscono al tarassaco proprietà purificanti, disintossicanti ed antinfiammatorie sul fegato. Essi infatti favoriscono l’espulsione delle scorie quali acido urico, colesterolo, trigliceridi e zuccheri, per questo motivo è consigliabile l’assunzione nei casi insufficienza epatica, calcoli biliari e itterizia. Ha inoltre un efficace effetto diuretico. È possibile reperirlo in erboristeria sotto forma di tisane o tintura madre.

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Il Team di BreakNotizie

 

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