Ecco perché non dovresti mai far bere il tuo cane da una ciotola “pubblica”

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Aumentano i contagi virali fra cani domestici. La causa? Le ciotole d’acqua messe a disposizione degli animali al di fuori degli esercizi commerciali.

È ormai consuetudine di molti commercianti mettere al di fuori del proprio esercizio una ciotola piena d’acqua a disposizione degli animali, specialmente in estate. Questo gesto, così generoso e sensibile verso i nostri amici a quattro zampe, in realtà è potenzialmente dannoso per la loro salute, oltre che antigienico. A lanciare l’allarme è stato il veterinario milanese Fabio Borganti, che ha messo in guardia sulle serie conseguenze del far bere il proprio cane da ciotole condivise con altri animali.

Papillomatosi orale virale, un pericolo concreto

Il principale rischio del far bere il cane in una di queste ciotole “pubbliche” è quello di fargli contrarre oralmente il papilloma virus canino (Copv), un’infezione virale altamente contagiosa. Si tratta di una patologia molto comune nei cani: non è grave ma molto fastidiosa e riguarda tanto i cuccioli quanto i cani adulti. Un cane affetto da questa infezione presenta sulle labbra, in bocca e sulla lingua delle escrescenze di diverse dimensioni di colore bianco-grigiastro; sono delle neoplasie benigne che in genere si riassorbono da sole in un lasso di tempo di 6 mesi al massimo. Tuttavia, in alcuni casi il papilloma può volgere da benigno a maligno, per questo motivo occorre tenere sotto osservazione il cane che ne è affetto.

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[Credits Photo: vetfolio.com]

Come può avvenire il contagio da papilloma virus

Il contagio avviene in maniera molto rapida: basta un contatto diretto fra i papillomi del cane malato con le mucose di un cane sano, specie se quest’ultimo presenta delle piccole ferite o abrasioni superficiali, o peggio, basta che il cane sano si abbeveri nella stessa ciotola in cui ha bevuto un cane infettato dal virus, poiché l’acqua sarà inevitabilmente contaminata. Non è possibile comprendere da subito se il cane è stato contagiato poiché il Copv ha un’incubazione lunga che va dai 30 ai 60 giorni, a seconda del sistema immunitario dell’animale.

La guarigione, come detto, necessita di tempo poiché occorre attendere il riassorbimento dei papillomi, magari aiutando il processo con delle applicazioni topiche (pomate, unguenti, soluzioni) che favoriscano la disgregazione della cheratina. Solo in casi più gravi occorre l’asportazione chirurgica dei papillomi da parte del veterinario.

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Evitate le ciotole condivise

Meglio evitare, quindi, di far bere il proprio cane dalle ciotole pubbliche. A meno che non si tratti di una giornata particolarmente afosa, il vostro cane non patirà particolarmente la sete durante la vostra passeggiata quotidiana e potrà bere una volta tornato a casa in tutta sicurezza dalla sua ciotola pulita. Un’ottima soluzione è anche quella di munirvi di borraccia d’acqua per dissetarlo quando siete fuori casa. Il vostro amico a quattro zampe ne guadagnerà in salute.

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Il Team di BreakNotizie

 

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