Ecco come puoi difenderti dalle fake news in maniera attiva

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Abbiamo una struttura mentale che ci porta inevitabilmente a credere alle notizie false. Come difenderci e imparare a distinguerle, allora? Ecco tre spunti di riflessione per aprirci gli occhi.

Sei capace di distinguere una notizia falsa quando ne leggi una? Molti sarebbero portati a pensare di sì, eppure, nella maggior parte dei casi siamo facilmente ingannabili. Non per mancanza di intelligenza o discernimento, ma piuttosto perché spesso le fake news compaiono su dei canali attendibili, sono apparentemente plausibili e sensate e quindi sono difficili da smascherare. A questo si aggiunge la naturale tendenza umana di credere a quel tipo di notizie che fanno leva sul nostro emotivo.

Come si può fare, quindi, per difendersi dalle fake news e verificarne la loro fondatezza? Veniamo bombardati quotidianamente da una quantità immensa di informazioni e controllare la fondatezza di ognuna sarebbe impossibile. La giusta strategia contro le notizie false è sviluppare una maggiore consapevolezza sui tranelli nei quali potremmo cadere. Ecco tre consigli per rimanere “vigili”.

Togli il “filtro” dei tuoi pregiudizi

Il primo passo per difendersi da una fake news è riconoscere i propri pregiudizi. Nessuno ne è immune: tutti noi facciamo selezione delle fonti d’informazione e attribuiamo loro importanza e priorità in base a ciò che già crediamo e a quello che vogliamo vedere. E spesso trascurando ciò che è corretto e affidabile, semplicemente perché non è di nostro gradimento. Basta pensare ai feed di Twitter o alla nostra Home di Facebook; tendiamo a seguire persone con opinioni simili o uguali alle nostre oppure che stimiamo e vorremmo emulare.

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Photo by Max Muselmann on Unsplash

Come ha spiegato Tali Sharot, professoressa di neuroscienze cognitive, si tende a preferire le fonti d’informazione che ci dicono quello che vogliamo sentire piuttosto che quelle che mettono in discussione le nostre certezze o che negano una nostra idea consolidata. Molte persone, ad esempio, tendono a seguire notiziari che hanno una linea editoriale in linea con la propria ideologia politica. A prescindere dal fatto che tali fonti risultino affidabili o meno, le valuteranno comunque come più affidabili poiché sostengono il loro punto di vista. Questo significa che siamo portati ad accogliere in maniera differente un’informazione a seconda di chi ce la fornisce.

Opinioni polarizzate: un problema difficile da sradicare

L’attitudine a ricercare chi è simile a noi e a restare fra chi ci somiglia poiché conferma le nostre opinioni e le nostre aspettative dà vita alla polarizzazione delle opinioni. Si tratta di un fenomeno evidente e facilmente osservabile sui social. Un esempio fra tutti: le persone convinte che la Terra sia piatta ma che questa informazione ci venga nascosta – benché si tratti oggettivamente di un’invenzione – tendono ad ascoltare soltanto i propri pareri e a cercare prove che confermino la loro convinzione, creando un gruppo compatto, evitando di confrontarsi con chi la pensa diversamente da loro. E questo si verifica anche al contrario. Ignoriamo attivamente le informazioni che vanno contro la nostra opinione, pertanto cerchiamo di bloccarle per non turbare la nostra “struttura” di (pre)giudizi. Nessuno, purtroppo, ne è immune: i pregiudizi, in misura minore o maggiore, sono presenti in tutti gli esseri umani.

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Photo by Anders Nord on Unsplash

Allenati contro le fake news: il “vaccino” di uno psicologo sociale

Come agire, quindi, per non cadere nel tranello delle fake news? Oltre ai siti di debunking e fact-checking che si possono consultare sul Web, è utile concentrarsi sul modo in cui il nostro atteggiamento influenza le informazioni di cui fruiamo e sul pre-bunk. Quest’ultimo termine, coniato dallo psicologo sociale Sander Van der Linden, indica l’azione dello scartare le notizie false a priori. Lo psicologo ha addirittura realizzato un programma di training digitale per insegnare alle persone a riconoscere attivamente le fake news.

Il gioco online Bad News, messo a punto dall’esperto in collaborazione con l’Università di Cambridge, testa gli utenti facendogli simulare la realizzazione di notizie false in un ambiente controllato. Capire che metodi vengono impiegati per creare e diffondere disinformazione aiuta a comprendere e scardinare i meccanismi che ci traggono in inganno. Questo allenamento funge da vero e proprio “vaccino” contro le fake news e aiuta a sviluppare resistenza psicologica alle bufale e più sicurezza nel districarsi fra le fonti di informazione.

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Photo by Logan Weaver on Unsplash

Controlla in che modo elabori le informazioni

Un altro modo per difendersi dalle fake news è fare attenzione al modo in cui elaboriamo le informazioni per rafforzare il nostro schema di convinzioni e opinioni personale. Spesso, infatti, anche se la notizia fornita è la medesima, ogni persona ne può trarre conclusioni differenti. Come spiega il consulente del Behavioural Insights Team Antonio Silva, infatti, i vincoli cognitivi influenzano profondamente la nostra capacità di recepire ed elaborare le informazioni, portandoci a prediligere le opzioni che richiedono un minore sforzo cognitivo.

Per accrescere la propria consapevolezza riguardo le fake news, quindi, occorre lavorare anzitutto sulla prevenzione, cercando di mettere in discussione tutto, anche quei contenuti che sostengono quello che pensiamo e che gradiamo maggiormente. Deve essere anzitutto una sfida contro i nostri pregiudizi, le nostre convinzioni più radicate e la nostra pigrizia mentale. Questo ci aiuterà a diventare non solo dei lettori migliori ma anche dei cittadini più consapevoli e responsabili.

Il Team di BreakNotizie

 

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