Strasburgo boccia la proposta sull’abolizione dell’ora legale

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Alcuni eurodeputati del Nord Europa avevano chiesto la revisione della direttiva che impone l’impiego dell’ora legale, ossia lo spostamento delle lancette in avanti da marzo a ottobre, ma il Parlamento Europeo ha bocciato la proposta.

L’ora legale continua a dividere il mondo politico: recentemente il Parlamento Europeo ha rifiutato la proposta dello schieramento che ne proponeva l’abolizione in nome di uno stile di vita più sano e legato ai ritmi della natura. Strasburgo però si è dimostrato inamovibile e lo scorso 8 febbraio alcuni eurodeputati hanno chiesto di avviare una valutazione più approfondita circa la direttiva comunitaria adottata per l’ora legale, dal momento che, a loro detta, costringerebbe le persone a seguire da fine marzo sino ad ottobre dei ritmi che non sono in linea con quelli circadiani.

Il no degli europarlamentari all’ora legale

Gli eurodeputati che hanno proposto la revisione della norma provengono quasi tutti daStati del Nord, dell’Est e del Centro Europa. “Turbare due volte all’anno l’orologio interno degli individui è dannoso per la salute”, ha sostenuto Heidi Hautala, l’eurodeputata verde finlandese, che ha aggiunto “La nostra richiesta si basa su decine di studi”. In realtà la comunità scientifica sinora non ha mai formulato delle condanne nette contro l’ora legale: spostare in avanti le lancette di un’ora serve a favorire il risparmio energetico e si è rivelato utile in particolari tempi di crisi economica, come la Seconda Guerra Mondiale e lo shock petrolifero degli anni Settanta.

bocciata-abolizione-dellora-legaleL’eurodeputata finlandese Heidi Hautala, favorevole all’abolizione dell’ora legale

I vantaggi dell’ora legale

Una categoria decisamente contro l’abolizione dell’ora legale sono le categorie lavorative appartenenti al settore turistico: un’ora di luce in più si traduce in più tempo a disposizione per escursioni e gite all’aperto. Negli stessi Paesi del Nord Europa che ora sono contro il cambio d’orario in passato l’ora legale veniva vista positivamente poiché i pomeriggi con un’ora di luce naturale in più garantiva maggiore sicurezza sia per gli adulti alla guida, sia per i bambini che tornavano a casa da scuola. Gli eurodeputati hanno proposto di rivalutare pro e contro dell’ora legale, ma sicuramente verrà negato a ogni Stato membro di decidere autonomamente di adottarla o meno. Il dibattito sull’ora legale, che quest’anno entrerà in vigore dal 25 marzo, ha riportato a galla un altro vecchio argomento scomodo che riguarda la divisione dei fusi orari, che non tutti i Paesi ritengono adeguata.

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Gli effetti del cambio d’orario sull’organismo

Ma quali sarebbero i danni provocati all’organismo dal cambiamento dell’ora? L’ora legale (ma anche il ritorno a quella solare) sortirebbe sul fisico un effetto molto simile a quello del jet lag, che però generalmente non si protrae oltre una settimana. Il cambio dei ritmi sonno/veglia causano generalmente insonnia, nervosismo e ansia che riflettono quindi maggior stanchezza e meno concentrazione e prontezza di riflessi. Alcuni scienziati tuttavia sostengono che i benefici che derivano dall’avere a disposizione un’ora di luce solare in più superano di gran lunga gli aspetti negativi. La luce del sole, infatti, stimola la produzione di vitamina D, fondamentale per il sistema immunitario, ed ha effetti benefici sull’umore.

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Il Team di BreakNotizie