Allevare una figlia costa più di un figlio

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Secondo uno studio inglese, le figlie femmine costano circa 34 mila euro in più rispetto ai maschi. Perché?

In questi tempi di crisi, l’antica espressione ormai in disuso “Auguri e figli maschi” potrebbe assumere nuove sfumature di significato. Secondo una recente indagine, coordinata da Ed Bowsher, dirigente del sito britannico Love Money, crescere una figlia sarebbe molto più dispendioso dell’allevare un figlio.

34 mila euro in più

Secondo l’indagine, condotta su un totale di 3 mila famiglie, per crescere una figlia dalla nascita sino ai 18 anni si spendono, in media, più di 124 mila euro, mentre un figlio costa circa 90 mila euro. Ben 34 mila euro di differenza, evidente in modo particolare durante il periodo dell’adolescenza. In base ai dati raccolti, le teenager spenderebbero 14 mila euro soltanto per prodotti di bellezza, fra cosmetici, make up e affini, mentre i loro coetanei ne spenderebbero 9 mila in prodotti hi tech. Differenze sostanziali anche per quanto riguarda l’abbigliamento: per l’acquisto di abiti femminili i genitori spendono il 37% in più. Il guardaroba di una bimba e di un’adolescente può costare sino a 13 mila euro, quasi il doppio della controparte maschile.

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Le voci di spesa più costose

Analizzando le spese, si è concluso che la maggior parte di quelle destinate ai figli rappresenta il settore hobby e sport. Proprio gli accessori necessari alla pratica sportiva sarebbero la voce di spesa più salata, e anche in tale frangente emergono considerevoli differenze fra attività tipicamente maschili e femminili. Un kit completo per danza classica, ad esempio, costa molto di più del necessario per un piccolo calciatore. Non solo: dalle interviste fatte ai genitori risulta che chi ha figlie spende molto di più per feste di compleanno, regali per Natale e ricorrenze varie, parrucchiere e accessori. Come mai questa rimarchevole differenza?

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Prodotti più cari o capricci?

A detta di Ed Bowsher la causa sarebbe dovuta al fatto che tendenzialmente le bambine siano molto più esigenti rispetto ai figli maschi. “Sono certo che molto dipende dall’amore che le ragazze hanno per la moda, i cosmetici, la cura della bellezza e contribuiscono anche le costose lezioni di danza”, ha affermato. Occorre però sottolineare che in realtà non si tratta soltanto di una questione di esigenze o di capricci: si spende di più perché oggettivamente i beni destinati a questa fetta di consumatori (bambine e adolescenti) risultano essere più cari.

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E in Italia quanto costa crescere i figli?

Secondo i dati della Federconsumatori la spesa a cui i genitori devono far fronte per allevare un figlio, dalla nascita alla maggiore età, è molto variabile a seconda del reddito familiare e del luogo in cui si risiede. In riferimento alla zona geografica, le zone d’Italia con maggiori spese per i figli sarebbero le aree urbane del Nord Est; le più economiche sarebbero le zone rurali del Sud Italia e delle Isole. Per quanto concerne invece la differenziazione di reddito, le famiglie italiane con reddito basso spenderebbero, in media, ogni anno 7100 euro (591 mensili) mentre quelle con reddito alto ben 15.800 euro (1316 mensili).

Federconsumatori ha stimato che crescere un figlio può arrivare a costare in totale circa 270mila euro. Nel primo anno di vita la spesa si aggira fra i 7 mila e i 123 mila euro (fascia di reddito bassa) o fra i 15 mila e i 348 mila euro (fascia alta). In un intervallo di età che va dai 3 agli 8 anni si può raggiungere il picco dei 15 mila euro, spesa che cresce ulteriormente fra i 15 e i 18 anni, ove risulta essere stimata fra i 7 mila e i 100 mila (fascia bassa) o i 16 mila e i 500 mila annui (fascia alta).

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Il Team di BreakNotizie

 

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